DISCALCULIA

La discalculia riguarda l’abilità di calcolo, sia nella componente dell’organizzazione della cognizione numerica (intelligenza numerica basale), sia in quella delle procedure esecutive e del calcolo.

Nel primo ambito, la discalculia interviene sugli elementi basali dell’abilità numerica: il subitizing (o riconoscimento immediato di piccole quantità), i meccanismi di quantificazione, la seriazione, la comparazione, le strategie di composizione e scomposizione di quantità, le strategie di calcolo a mente.

Nell’ambito procedurale, invece, la discalculia rende difficoltose le procedure esecutive per lo più implicate nel calcolo scritto: la lettura e scrittura dei numeri, l’incolonnamento, il recupero dei fatti numerici e gli algoritmi del calcolo scritto vero e proprio.

Linee Guida

LA DISGRAFIA E LA DISORTOGRAFIA

Il disturbo specifico di scrittura si definisce disgrafia o disortografia, a seconda che interessi rispettivamente la grafia o l’ortografia. La disgrafia fa riferimento al controllo degli aspetti grafici, formali, della scrittura manuale, ed è collegata al momento motorio-esecutivo della prestazione; la disortografia riguarda invece l’utilizzo, in fase di scrittura, del codice linguistico in quanto tale.

La disgrafia si manifesta in una minore fluenza e qualità dell’aspetto grafico della scrittura, la disortografia è all’origine di una minore correttezza del testo scritto; entrambi, naturalmente, sono in rapporto all’età anagrafica dell’alunno.

In particolare, la disortografia si può definire come un disordine di codifica del testo scritto, che viene fatto risalire ad un deficit di funzionamento delle componenti centrali del processo di scrittura, responsabili della transcodifica del linguaggio orale nel linguaggio scritto.

Linee Guida

LA DISLESSIA

Da un punto di vista clinico, la dislessia si manifesta attraverso una minore correttezza e rapidità della lettura a voce alta rispetto a quanto atteso per età anagrafica, classe frequentata, istruzione ricevuta. 

Risultano più o meno deficitarie – a seconda del profilo del disturbo in base all’età – la lettura di lettere, di parole e non-parole, di brani. In generale, l’aspetto evolutivo della dislessia può farlo somigliare a un semplice rallentamento del regolare processo di sviluppo. Tale considerazione è utile per l’individuazione di eventuali segnali anticipatori, fin dalla scuola dell’infanzia.

LINEE GUIDA

INTERVENTI DELL’ ISTITUTO

Per gli alunni che presentano DSA è stato predisposto un apposito gruppo di lavoro che si occupa di coordinare diversi tipi di intervento:

  • Intervento di tipo preventivo attraverso programmi di potenziamento dei pre- requisiti dell’apprendimento della letto-scrittura, da attuarsi a partire dalla Scuola dell’Infanzia.
  • Diagnosi precoce attraverso il riconoscimento dei sintomi, l’attivazione di trattamenti tempestivi nelle prime fasi di apprendimento della letto-scrittura e sensibilizzazione della famiglia al problema
  • Elaborazione di idonei piani didattici personalizzati di intervento (PDP) che tengano conto delle caratteristiche individuali dell’alunno, dei punti di forza e debolezza, prevedendo l’attivazione di misure dispensative (divieto di lettura ad alta voce, interrogazioni programmate, tempi più lunghi nelle prove di verifica, ecc ) e strumenti compensativi (utilizzo di notebook assegnati personalmente e quotidianamente a ciascun bambino, utilizzo di calcolatrici, di sintetizzatori vocali, di libri digitali, ecc)
  • Intervento di tipo globale che coinvolga tutte le risorse presenti: le persone (famiglia, alunno, docenti, tecnici, referenti ASL e privati), le conoscenze (culturali, legislative, didattiche, psicologiche, pedagogiche), gli strumenti (tradizionali, compensativi, dispensativi), le strategie (metodologiche, didattiche).

Vedi PTOF